Polo Museale dell'Ateneo Aquilano

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125

DESCRIZIONE

Descrizione

Alzata in maiolica rinascimentale con stemma nobiliare.

Produzione di Deruta (PG).

Bacile facente parte di un servito in maiolica policroma (assieme al versatore n. 124) riferibile a produzione derutese su commissione, probabilmente da parte della importante famiglia aquilana dei Gaglioffi, per la presenza dello stemma ad essa riconducibile sulla base dell'opera originale del Crispomonti, ove tuttavia i colori non sono riprodotti fedelmente (due scaglioni d'oro in campo blu). 

 

Se l'interpretazione risultasse veritiera, si potrebbe ipotizzare la prresenza nel convento di un servito donato dall'importante famiglia aquilana nei primissimi anni del XVI secolo. 

Il reperto proviene dal contesto F, riempimento di alcune delle volte del chiostro rinascimentale con materiale di due diverse fasi cronologiche, una dell’ultimo quarto del XV - primissimi anni del XVI secolo ed una relativa ad interventi del tardo XIX – inizi XX secolo.

Cronologia
Inizio XVI secolo
Osservazioni

Risulta di notevole importanza il forte legame tra la Famiglia Gaglioffi, ricchi mercanti e nobili aquilani, e l\'ordine dei Domenicani tra XIV e XV secolo. 
I Gaglioffi, infatti, possedevano nella chiesa di San Domenico tre cappelle ed ebbero in città importanti ruoli politici ed economici fino a quando, nel 1504, Girolamo Gaglioffi, maggiore esponente della famiglia, venne esiliato in Francia a causa dei capovolgimenti politici durante le convulse vicende della guerra franco-spagnola per il dominio del Regno di Napoli.  

CONDIZIONI ATTUALI

Località
L'Aquila
Sigla
SD
Scheda N°
125
Forma
alzata
Luogo di conservazione
Laboratorio di San Domenico
Stato di conservazione
parzialmente integro

FUNZIONE E BIBLIOGRAFIA

Bibliografia
Van Verrocchio, I rinvenimenti di ceramiche medievali e postmedievali, in M. D'Antonio, San Domenico all'Aquila. Il restauro del complesso monumentale. Pescara 2011, pp. 140-141